“La complessità di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistori per chip, raddoppia ogni 18 mesi (e quadruplica quindi ogni 3 anni)”.

Dal 1965 la legge di Moore aveva scandito il tempo per l’industria dei semiconduttori. L’ International Technology Roadmap for Semiconductors, il piano di sviluppo definito dai produttori di elettronica, fissa per l’anno 2021, il momento in cui si raggiungerà il limite fisico della miniaturizzazione. La miniaturizzazione dei componenti elettronici non potrà spingersi oltre. C’è chi crede che questo non costituirà un vincolo perché si scoprirà qualcosa attualmente non disponibile che permetterà di proseguire nel solco della Legge di Moore. Allo stato attuale è però più facile prevedere che, se dovesse essere raggiunto il limite fisico all’espansione della potenza di calcolo correlata alla diminuzione dello spazio occupato dai processori, è molto probabile che la concorrenza virerà nel campo del prezzo e i devices elettronici si diffonderanno più velocemente e diffusamente di quanto accade oggi.

In altri termini l’Intelligenza Artificiale, la capacità di elaborare informazioni in modo sempre più raffinato e preciso, Big Data, la possibilità di archiviare e lavorare su grandi quantità di dati unitamente all’interconnessione degli oggetti, Internet of Things, si svilupperanno esponenzialmente per riempire di servizi lo spazio dei prodotti del mercato. Di tutti i prodotti. Dall’abbigliamento, alle cose da mangiare, passando dagli elettrodomestici  e i servizi di sicurezza per la casa (domotica), fino ad arrivare alla sanità e alla cura delle singole persone che ci permetterà di lavorare sulla prevenzione attraverso dei sistemi di monitoraggio dei parametri chiave della salute degli individui.

Il futuro è determinato da cambiamenti non lineari ed eventi casuali. Le organizzazioni come possono prepararsi a rispondere? Quali saranno le esigenze dei clienti nel futuro? Quali saranno le loro priorità? Quali nuovi spazi di servizio e di mercato potrebbero crearsi?  Henry Ford disse che se avesse chiesto ai suoi clienti cosa volevano, gli avrebbero risposto: “un cavallo più veloce”. Le organizzazioni devono cogliere i segnali deboli che predicono cambiamenti importanti per il business e identificare le opportunità che si possono creare. E’ probabile che proprio per creare innovazione e costruire nuove opportunità di business le organizzazioni dovranno lavorare sapendo bene cosa potrà essere sostituito dalle sinergia tra intelligenza artificiale, big data e internet of things e cosa invece potrà essere costruito utilizzando competenze e caratteristiche umane non sostituibili ancora da questa sorta di triumvirato prossimo venturo.