Due storici romani raccontano che il giovane Giulio Cesare sia scoppiato in lacrime in Spagna vedendo una statua di Alessandro Magno. Si narra che abbia detto: “alla mia età Alessandro aveva conquistato molte nazioni, mentre in tutto questo tempo io non ho fatto niente di memorabile “. Cesare si sarebbe dimenticato ben presto di una simile preoccupazione, arrivando a capo della Repubblica Romana e trasformandola in una dittatura, prima di essere ucciso in Senato. Si può dire che abbia raggiunto presto la vetta, come i grandi sportivi.
Voi paragonatevi a come eravate ieri, e non con altre persone più giovani.
Tutti avanzano a velocità diverse, perciò non lasciate che nessuno vi faccia sentire in svantaggio. Probabilmente non sapete nemmeno bene dove siete diretti e certo sentirsi in svantaggio non può essere d’aiuto. Accostatevi al vostro viaggio, ai vostri progetti, come Michelangelo affrontava un blocco di marmo, imparando a adattarvi strada facendo, magari abbandonando un vecchio obiettivo e cambiando del tutto strada nel caso sia necessario.
La ricerca sui creativi in ambiti che vanno dall’innovazione tecnologica ai fumetti dimostra che un gruppo di specialisti diversi fra loro non può sostituire il contributo di individui dotati di esperienze di varia natura. Anche quando abbandonate del tutto un ambito di lavoro o un intero settore, non avrete del tutto sprecato la vostra esperienza. Ricordatevi infine che nella specializzazione in sé non c’è niente di male. Tutti ci specializziamo in qualcosa, prima o poi. Come ha scritto un secolo fa il giudice della corte suprema Oliver Wendell, parlando della libera circolazione delle idee: “si tratta di un esperimento, ma del resto tutta la vita è un esperimento “.
Brano tratto da “Generalisti” di David Epstein
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